Quanto contano i primi mille giorni di vita di un bambino sulla salute futura dell’individuo? A questa domanda, e molte altre ad essa correlate, intende rispondere una ricerca voluta e supportata dalla Fondazione Meyer e sostenuta da Mukki, presentata oggi nel corso di una giornata di studi dal titolo “I primi mille giorni. Dal feto al bambino per la salute dell’adulto”, presso l’aula magna dell’Ospedale pediatrico fiorentino.
La ricerca intende indagare cosa accade nei primi mille giorni di vita, intesi come i nove mesi di gestazione e i primi due anni di vita. In questo periodo, infatti, è massima la sensibilità dei geni dell’individuo ai meccanismi epigenetici che sono in grado di concorrere a determinare la salute, la crescita e lo sviluppo ottimali fino all’età adulta. Il progetto vede al lavoro i ricercatori del Meyer di Firenze e del Dipartimento materno-infantile di Careggi. Le attuali conoscenze sull’ampiezza dello sviluppo nei primi mille giorni suggeriscono che le radici di gran parte della complessità umana sono stabilite molto presto nella vita, molto prima della manifestazione di espressioni di salute e malattia. Il progetto di ricerca ha l’obiettivo di indagare, per comprenderli meglio, gli effetti dei fattori di stress ambientale sullo sviluppo e le loro conseguenze a lungo termine, acquisendo delle informazioni biologiche e cliniche dal periodo perinatale di madri e bambini. Sarà così creato un database in grado di integrare, analizzare e incrociare tutta una serie di fattori, ritenuti strategici: dalle analisi dei campioni biologici ai dati di imaging, dalle informazioni narrative mediche a quelle psicologiche, passando per la cosiddetta “life history”. Sarà così possibile valutare l’interferenza di fattori perinatali nel determinismo delle malattie non trasmissibili.
Alla giornata di studi, introdotta da Gianpaolo Donzelli, professore ordinario di Pediatria e presidente della Fondazione Meyer, sono intervenuti: Alberto Zanobini, Direttore Generale del Meyer; Rocco Damone, Direttore generale di Careggi; Felice Petraglia, professore ordinario di ginecologia e ostetricia; Vassilos Fanos, professore ordinario di pediatria presso l’Università degli studi di Cagliari e Lorenzo Marchionni, presidente della Centrale del latte della Toscana.