Presentati i risultati del progetto Tosquilat, con dati, informazioni e spunti utili per innovare la filiera di qualità del latte toscano e per la redazione di un Disciplinare di Produzione
Sono stati presentati i risultati del progetto “Tosquilat”, all’interno del PIF – Progetto Integrato di Filiera, con una ricerca che ha coinvolto le 53 stalle toscane conferenti di Mukki, in modo da conoscere con dettaglio e uniformità la filiera del latte toscano di qualità. L’obiettivo è di elaborare strategie comuni per migliorare il benessere degli animali, ridurre l’impatto ambientale e incrementare la qualità della materia prima. Un progetto pioniere in Toscana, che può diventare un modello per altre realtà del settore.
In particolare, attraverso attente rilevazioni, è stato valutato il livello di benessere degli animali secondo la metodologia Classyfarm, con l’elaborazione di un nuovo disciplinare, rilasciato da una società terza specializzata, per il rispetto delle linee guida stabilite dal Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale (IZLER CRENBA), che garantisce la certificazione del benessere animale, appunto, per tutte le stalle. Attraverso l’analisi completa del ciclo di vita (LCA) del Latte, che rileva ogni fase (produzione, allevamento e raccolta, trasporti fra le varie fasi, stoccaggio, processi di lavorazione, uso del prodotto, smaltimento dei rifiuti, caratteristiche del packaging) secondo le norme ISO 14040 e ISO 14044, è stata redatta una
Dichiarazione Ambientale del Latte Mukki 100% Toscano (EPD – Environmental Product Declaration), certificata da ente terzo, che descrive gli impatti ambientali legati all’intera filiera.
Per la qualità del latte, sono state valutate e introdotte importanti innovazioni nelle strategie alimentari per gli animali, con diete e tipologie di foraggio volte sia a migliorare le proprietà nutrizionali del latte prodotto, sia a ridurre le emissioni di metano. Complessivamente, è stato approntato un Disciplinare di Produzione del Latte Toscano, anche per il baby food e il baby food biologico, che introduce vincoli più stringenti rispetto a quelli di legge, per migliorare tutti gli obiettivi definiti (benessere dell’animale, qualità del prodotto, sostenibilità ambientale), necessari ai produttori per poter conferire il latte a Mukki – Centrale del Latte d’Italia.
Il controllo sarà attuato grazie all’informatizzazione delle fasi di produzione, per assicurare la massima tracciabilità di filiera; come supporto tecnico per i singoli allevatori, è stata elaborata una specifica APP per raccogliere dati e condividerli in tempo reale con la Centrale del Latte.
Al progetto Tosquilat hanno partecipato Centrale del Latte d’Italia come capofiliera, Università degli Studi di Pisa (UTE Centro Avanzi), la Scuola Superiore Studi Universitari e Perfezionamento “Sant’Anna” e la Società Agricola Marchi Bruno Ivo e Remo e cofinanziato attraverso il FEASR – Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana.
Per approfondimenti e aggiornamenti: www.mukki.it/pif/progetto-tosquilat