VITAMINA B12
La vitamina B12, conosciuta anche come cobalamina per la presenza di uno ione Cobalto, è una vitamina del gruppo B essenziale per il normale svolgimento dei processi metabolici di tutte le cellule del nostro organismo.
E’ una vitamina idrosolubile pertanto non può essere accumulata nel nostro organismo e il nostro corpo non è in grado di sintetizzarla, motivo per cui deve essere necessariamente assunta attraverso l’alimentazione o l’integrazione.
Il fabbisogno di B12 per la popolazione Italiana viene stabilito dai LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Energia e Nutrienti) e dipende dall’età e dalla condizione fisiologica. Nello specifico l’assunzione raccomandata su base giornaliera per la popolazione adulta e anziana è di 2,4 μg sia per le donne che per gli uomini.
Questa vitamina è presente nei prodotti di derivazione animale, come pesce, carne, uova e latticini; nel regno vegetale è per lo più assente.
Per assorbire la vitamina B12 è necessario un passaggio attraverso l’acido dello stomaco, che la separa dalle proteine a cui è associata nel cibo e la lega a un’altra molecola, il cosiddetto fattore intrinseco, che ne permette l’assorbimento.
Le funzioni principali della VITAMINA B12 sono:
- Contribuisce alla formazione dei globuli rossi e del midollo osseo.
- E’ coinvolta nel metabolismo degli aminoacidi e degli acidi grassi.
- Interviene nella sintesi di DNA e RNA.
- E’ importante per la normale funzionalità delle cellule nervose.
La carenza di vitamina B12 e folati non è frequente nelle persone adulte sane, tuttavia varie persone sono esposte al rischio di sviluppare tali carenze quali:
- Pazienti con problemi intestinali che potrebbero compromettere la capacità dell’intestino di assorbire queste sostanze.
- Soggetti anziani.
- Soggetti che seguono una dieta vegetariana o vegana.
- Donne in gravidanza e allattamento.
- Soggetti esposti ad un utilizzo prolungato di determinati farmaci.
VITAMINA B12 E ALIMENTI:
La vitamina B12 viene sintetizzata esclusivamente dai batteri, né gli animali né le piante sono in grado di produrla e si trova in quantità significative esclusivamente nei prodotti di origine animale (carne, pesce, uova, latte e derivati), chi segue una dieta onnivora assume la vitamina B12 tramite il consumo di questi alimenti, ad esempio la carne contiene discreti livelli di questa vitamina poiché gli animali pascolando e brucando assumono vegetali contaminati da batteri in grado di sintetizzarla.
Un’alimentazione varia che preveda il consumo di prodotti di origine animale è più che sufficiente per garantire un apporto adeguato di questa vitamina, a meno che non siano presenti situazioni in grado di determinare malassorbimento.
Alcune alghe, il lievito di birra, alcuni cibi non lavati e altri di origine orientale come il Tempeh (derivato dai semi di soia) e la Kombucha (the cinese), pur essendo vegetali, contengono vitamina B12 ma in quantità minime per il nostro fabbisogno umano.
LA VITAMINA B12 NELL’AMBITO FEMMINILE
VITAMINA B12 NELLE DONNE IN GRAVIDANZA e ALLATTAMENTO
Il fabbisogno di questa vitamina aumenta nelle donne in gravidanza, le quali dovrebbero assumerne quasi il doppio, per fornire il giusto quantitativo al feto.
Alcuni studi indicano che un deficit di vitamina B12 nelle donne in gravidanza e di conseguenza un suo carente apporto durante lo sviluppo fetale, porta ad un maggior rischio di difetti del tubo neurale, come spina bifida e anencefalia e alterazioni nello sviluppo del cervello fetale che possono portare anche ad atrofia cerebrale.
Una dieta povera di vitamina B12 durante l’allattamento invece e’ stata associata a ritardo nello sviluppo mentale del bambino e ritardo di crescita.
VITAMINA B12 NELLE DONNE VEGETARIANE/VEGANE
La vitamina B12 è presente negli alimenti di origine animale ma anche nei derivati come uova e latte, pertanto bisogna fare una distinzione tra chi segue una dieta vegetariana e chi vegana.
Le donne vegetariane assumono prodotti che derivano da animali, pur non consumando carne o pesce direttamente, al contrario le donne vegane escludono dalla loro alimentazione tutto ciò che è di origine animale.
È fondamentale un’integrazione di vitamina B12 sia per le donne vegetariane che comunque non possono ricavare abbastanza vitamina B12 da latte e uova sia per le donne vegane che non assumono nessun derivato animale.
La carenza di vitamina B12 può portare allo sviluppo di una serie di patologie, tra cui:
- Patologie cardiovascolari (causate da un incremento dei livelli di omocisteina).
- Disturbi del sistema nervoso causati dalla demielinizzazione dei neuroni centrali e periferici.
- Anemia perniciosa.
- Depressione
- Fatica e letargia.
VITAMINA B12 NELLE DONNE OVER 65
Le donne (così come gli uomini) over 65, nonostante assumano correttamente alimenti di origine animale, possono andare incontro ad una carenza di vitamina B12.
Con gli anni si riduce fisiologicamente l’efficienza dell’assorbimento della vitamina B12, dovuto principalmente ad una diminuzione nella produzione delle secrezioni acide gastriche necessarie per garantirne l’assorbimento.
Altri fattori che contribuiscono al deficit sono l’infezione da Helicobacter pylori, l’assunzione a lungo termine di farmaci, il fumo e alterazioni microbiotiche intestinali.
L’integrazione, nel caso del deficit di vitamina B12, è uno strumento chiave, sicuro ed efficace per promuovere il ripristino dei livelli sierici e delle scorte corporee di B12.