IL FERRO
Il ferro è un macroelemento di importanza vitale per il benessere del nostro organismo.
È necessario per la produzione dell’emoglobina, ovvero una proteina presente nei globuli rossi che ha il ruolo di trasportare ossigeno in tutto il corpo e della mioglobina, una proteina che rifornisce di ossigeno i muscoli ma non solo.
L’organismo non è in grado di sintetizzare il ferro, pertanto bisogna assumerlo ogni giorno tramite gli alimenti.
FERRO E ALIMENTI:
Negli alimenti il ferro è presente in due forme ovvero ferro eme e ferro non eme:
Il ferro eme: è più facilmente assimilabile ed è presente negli alimenti di origine animale come la carne in particolare quella rossa, ma anche nel pollame, pesce e frutti di mare.
Il ferro non eme: è una forma di ferro inorganica e si trova prevalentemente nei vegetali, specialmente in quelli a foglia verde, nei legumi, nei semi, nel cacao, nella frutta secca ecc.
La differenza tra questi due tipi di ferro è nel diverso meccanismo con cui viene assimilato, difatti il ferro eme viene assorbito in modo diretto ed efficiente nel nostro intestino e non è influenzato da sostanze che ne diminuiscono o aumentano l’assimilazione, mentre il ferro non eme presenta difficolta di assorbimento.
Il ferro introdotto con la dieta viene trasportato nell’organismo da una proteina, la trasferrina ed è accumulato nell’organismo sotto forma di ferritina, una proteina di deposito.
IL FERRO NELL’AMBITO FEMMINILE:
Il corpo umano ha bisogno di circa 14 milligrammi di ferro al giorno ma questo fabbisogno varia in base a diversi fattori come genere, età e particolari condizioni;
le donne necessitano di assumere quantitativi maggiori di ferro rispetto agli uomini ad esempio durante l’età fertile, in gravidanza o in allattamento.
La carenza di ferro viene definita anemia, ovvero la condizione in cui il numero di globuli rossi non è sufficiente a trasportare abbastanza ossigeno da soddisfare i bisogni dei diversi organi e tessuti.
Esistono diverse forme di anemia di maggiore o minore gravità, la più conosciuta è l’anemia sideropenica.
IL FERRO NELLE DONNE IN ETA’ FERTILE
In età fertile il fabbisogno giornaliero di ferro è pari a 18 mg al giorno a causa delle perdite di sangue che avvengono mensilmente durante il ciclo mestruale.
La carenza di ferro è una condizione più frequente nelle donne che soffrono di ipermenorrea, menorragia o metrorragia.
IL FERRO NELLE DONNE IN GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
La gravidanza rappresenta per la donna un periodo di particolare attenzione nei riguardi dell’alimentazione poiché aumentano i fabbisogni di numerosi elementi nutrizionali tra cui il ferro per la maggior quantità di sangue in circolo nel corpo.
Nel primo trimestre l’aumento del fabbisogno di ferro è compensato dall’interruzione del ciclo mestruale mentre nel secondo e terzo trimestre è consigliato aumentare l’introduzione di ferro giornaliero a 30 mg.
Ovviamente ogni donna rappresenta un quadro differente difatti nelle donne che presentano una carenza di ferro l’integrazione dovrebbe cominciare già dal primo trimestre di gravidanza.
Anche durante l’allattamento è importante avere adeguati livelli ematici di ferro, perché una carenza di ferro si ripercuote sia sulla madre che sul bambino.
IL FERRO NELLE DONNE SPORTIVE PROFESSIONISTE
Le donne che svolgono attività sportiva intensa sono soggette a consumare più ferro rispetto alle donne sedentarie in quanto, svolgendo esercizio fisico, il corpo richiede un maggior trasporto di ossigeno e quindi si ha un consumo superiore di emoglobina e mioglobina.
Per la rigenerazione di queste due molecole il nostro corpo ha bisogno di ferro.
Inoltre, la carenza di ferro può manifestarsi anche in donne che hanno subito interventi chirurgici, che assumono uno scarso apporto di questo minerale con la dieta (esempio chi segue un’alimentazione vegana), in caso di disturbi gastrointestinali o in condizioni patologie che modificano l’assorbimento intestinale del ferro
È bene ricordare che in condizioni di salute normali un’alimentazione varia ed equilibrata garantisce il giusto apporto di ferro all’organismo, tuttavia in alcuni casi è necessario assumere integratori per colmare il deficit di questo minerale.